Ancora, nuovamente, lui. Siamo arrivati ad un punto dove ci si chiede chi possa fermare la collezione di trofei dell’androide Novak Djokovic, al suo quarto master di fila (quinto assoluto) in coronamento di una stagione strepitosa.
L’atto finale delle finals di Londra si è tenuto ancora una volta contro il numero 2 del mondo Roger Federer, che ha ceduto per 6-3 6-4 dopo 1h e 20′.
Nole si prende così la sua “rivincita” dopo il match perso ai gironi contro lo svizzero, vincendo quello più importante: la finale, dove raramente lascia scampo agli avversari.
Partita sempre in controllo per il serbo, che ha concesso solamente due palle break salvandole entrambe, senza mai dare segni di cedimento fisico, tecnico e psicologico.
Durante il secondo set è salito in cattedra il pubblico londinese, prendendo come sempre le parti di Federer, che annulla il primo match point sul 4-5 ma concede la vittoria a Djokovic sul secondo con un doppio fallo.
Il numero uno del mondo può così mettere la ciliegina sulla torta ad un 2015 che l’ha visto dominare il circuito con la vittoria di 3 Slam, 6 Master 1000 (record assoluto in un anno solare) e 11 titoli complessivi al fronte di 15 finali. Indubbiamente la miglior stagione nella carriera del serbo e forse la più grande dell’era open, superiore anche al 2006 di Federer e al 2010 di Nadal. Solo un Wawrinka a dir poco ingiocabile nella finale del Roland Garros ha impedito a Nole di completare il fatidico Grande Slam, mai realizzato da nessuno nell’era open. Djokovic ci riproverà il prossimo anno con ottime possibilità di riuscire nell’impresa se riuscirà a mantenere questo livello di gioco a dir poco inarrivabile per qualunque altro giocatore sul circuito. Federer e Nadal sono avvisati, i loro record non sono più al sicuro.