L’annuncio arriva da Enrico Cereda, Presidente e Ad di Ibm Italia. Le aree in cui avranno luogo le assunzioni sono legate alle nuove frontiere del digitale quali cyber security, industria manifatturiera 4.0, blockchain e I.A. ” C’è bisogno di sviluppare nuove competenze per stabilizzare la crescita e il progresso mediante l’innovazione”, dichiara Cereda.
I 200 giovani sui quali la grande azienda investirà proverranno da facoltà scientifiche e economiche e verranno, prima del loro ingresso effettivo, formati sulla cultura e l’innovazione di Ibm.
L’investimento dimostra che i provvedimeni di decontribuzione e semplificazione dei governi degli ultimi anni iniziano a dare qualche frutto. Ci auguriamo vivamente che, questo splendido esempio, possa essere replicato in altri casi e che università e privati possano intraprendere partnership virtuose per l’economia italiana.