Una grande giornata di coinvolgimento, dialogo e ispirazione! Si è concluso nel migliore dei modi il secondo meeting targato UIF presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Il comitato organizzatore di UnInFormazione esprime tutta la propria soddisfazione per essere riuscito a portare a termine l’obiettivo primario dell’iniziativa: permettere un dialogo ampio e costruttivo tra giovani studenti, docenti universitari, startupper e grandi realtà di incubazione e accelerazione. L’evento si è protratto ben più del previsto, addirittura oltre le 15, per via dei numerosi interventi e delle domande del giovane pubblico.
Il convegno si è aperto con una piccola introduzione di Riccardo Madrigali, Responsabile di UnInFormazione e moderatore degli interventi, e di Francesco Coco, Consulente Strategico UIF. La nostra associazione ha voluto in maniera brevissima spiegare il proprio scopo sociale, ciò che è riuscita a fare in questo primo anno di attività e quali sono i propri obiettivi futuri. Si è poi passati ai “padroni di casa”, i docenti di Tor Vergata Luca Gnan (Organizzazione Aziendale) e Paola Anna Maria Paniccia (Economia e Gestione delle Imprese), i quali hanno illustrato quanto il nostro ateneo sta facendo in termini di innovazione negli ultimi tempi e quali sono i progetti futuri. Prof. Gnan ha spiegato come sia in procinto di essere ufficializzata l’idea di un grande acceleratore di imprese prettamente universitario e ha presentato un nuovo master innovativo che avrà come sede proprio Tor Vergata. Paola Paniccia invece, oltre ad aver offerto un proprio punto di vista su cosa significa fare impresa e su come l’università si posiziona in questo ambito, ha parlato della Start Cup Lazio, della quale a breve si concluderà l’edizione 2016.
Successivamente si è passato a Nicola Mattina, partner del grande incubatore di startup digitali Digital Magics e CEO di Talent Garden. Nicola, dall’alto della sua esperienza, ha parlato della grande realtà di cui è partner e ha poi spiegato il grande cambiamento culturale e sociale in termini lavorativi che stiamo vivendo durante questo nuovo secolo: il lavoro dipendente ormai è molto meno che una certezza e si rischia di incorrere sempre più in un continuo turnover lavorativo. Cosa fare dunque? Provarci, mettersi in gioco e tentare fortuna nel fare impresa? Si, ma con la consapevolezza del rischio che si corre e delle grandi difficoltà che questo mestiere comporta.
A questo punto è intervenuto Antonio Fabrizio, Founder della startup innovativa faStyle e dell’associazione Tech Startup City, una grande community di innovazione, che raduna tutti i principali attori del Lazio nella nostra regione. Antonio ha iniziato il proprio speech con un’interessante storytelling sulla propria carriera di successo da imprenditore anche oltreoceano, che ci ha permesso di capire quanto grandi sono le differenze tra la nostra nazione e il resto del mondo occidentale quando si parla di investimenti e innovazione. L’intervento si è poi chiuso con una presentazione su Tech Startup City. Dopo i primi quattro interventi è stato il momento di un piccolo break di 20 minuti con un buffet allestito all’esterno dell’aula. Studenti, docenti, startupper e imprenditori, hanno avuto la possibilità di fare networking tra loro in un momento di quiete e ristoro.
Subito dopo il break si è ripartiti con Luca Bertone, Responsabile del Portafoglio Startup di TIM #WCap, il grande corporate accelerator della TIM. Bertone, dopo averci spiegato perchè TIM ha deciso di investire in innovazione, ha dato qualche numero importante delll’acceleratore di cui è responsabile e spiegato come Working Capital rappresenti oggi una delle più importanti realtà di accelerazione.
Si è passati quindi ad una seconda fase del convegno: quella dei giovanissimi. Federico Belli, CMO e Co-Founder di Peekaboo, la startup community del Campus X di Tor Vergata, ha parlato del famoso Lean Startup Program, il quale permette di validare e lanciare sul mercato idee di business innovative. Il corso, basato sulla metodologia Lean Startup, ripartirà ad Ottobre e le iscrizioni sono ancora aperte per pochi giorni; grandissimi i nomi tra Mentor e Advisor del programma.
Interessantissima è stata la testimonianza di Federico Pacilli, founder di BaasBox, la startup digitale che venne persino selezionata da Y-Combinator per la final selection a Mountain View, San Francisco. Federico, oltre ad aver raccontato la propria storia e quella della sua creazione, ha instaurato con il pubblico una discussione interessante su cosa significhi fare startup.
E’ stato dunque il turno di Alberto Pelleriti, Co-Founder di NextWin, il social italiano delle scommesse. Molto emozionale il discorso di Alberto che ha voluto raccontare da principio l’intera storia, anche un po’ casuale, della creazione della propria idea, facendo capire agli studenti come, spesso e volentieri, non ci sia bisogno di una grande creazione, ma soltanto di tantissimo coraggio e voglia di mettersi in gioco per costruire la propria vita sulla base di ciò che accade, spesso anche per gioco.
A chiudere il giro di interventi è stato Cosimo Palmisano, founder di Ecce Customer e Vice Presidente di Decisyon, la famosa azienda di business intelligence. Il piatto migliore abbiamo deciso di lasciarlo per la fine; Decisyon è un’azienda di business intelligence nata a Latina che può vantare il primato di essere la startup italian più finanziata in Silicon Valley per la cifra mostruosa di 44 milioni di dollari. Lo speech di Cosimo ha ripreso quello di Alberto Pelleriti di NextWin, spiegando come spesso e volentieri le cose nella vita accadano per caso, senza che si facciano grandi progetti. Occorre seguire ciò che succede, interpretarlo e cercare di trarne il massimo beneficio. Cosimo era uno studente che lavorava sui Big Data e da queste sue competenze è riuscito a inventare un software che permette, sulla base di informazioni globali di settore, di prendere decisioni efficienti. Cosimo, da semplice studente prima e lavoratore poi, è giunto fino in Silicon Valley e la sua idea è stata premiata come una delle migliori del nostro paese. Seguire i propri sogni quindi, la propria ispirazione e il proprio talento, provando a mettersi in gioco e a lanciarsi verso un’avventura rischiosa ma sicuramente bellissima. E questo è lo stesso che ha pensato Francesco D’Aprano, membro di UnInFormazione e studente della nostra università. Francesco tra qualche giorno sarà in Trentino a proporre, davanti ad una platea di business angels, la propria idea innovativa, nella speranza di ricevere quel finanziamento che permetterà di dare vita alla sua startup. Per questo motivo, lui stesso ha richiesto di poter intervenire per poter lanciare una provocazione alla sua università, la quale non gli ha permesso, secondo il suo punto di vista, di mettere in pratica le nozioni teoriche apprese a lezione. Francesco ha voluto chiudere con una citazione, rivolta agli studenti: “il miglior modo di disegnare il futuro è inventarlo.”
Al termine del giro di interventi, e data la provocazione lanciata da Francesco, si è passati ad un piccolo dibattito tra giovani sull’università e sulle sue carenze in termini di “saper fare”. Tante idee, tanti spunti e tanti punti di vista che hanno contribuito a rendere questo convegno unico. Noi di UnInFormazione, visti gli intenti che ci siamo prefissati con questo progetto, ci auguriamo che questa giornata appena trascorsa rappresenti un punto di svolta verso un dialogo generale e verso una grande apertura “all’esterno” della nostra università.
E’ doveroso, prima di concludere, ringraziare tutte le persone, che hanno contribuito al successo di questo importante meeting.
ALLA PROSSIMA!
PRESENTAZIONI DELL’EVENTO:
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