Qualcuno, per via del titolo, potrebbe già intuire che l’uomo nella foto non è certamente una persona qualunque. E infatti non lo è, perchè stiamo parlando di Marco Bizzarri: l’italiano che dal 1° Gennaio 2015 ha avuto l’onere e l’onore di divenire CEO e Presidente della Maison Gucci.
Quel che il super-manager ha raccolto, al suo ingresso nella conduzione della casa fiorentina, è una sfida assolutamente rilevante e rischiosa: reinventare, riorganizzare e snellire l’intera struttura della azienda. Negli ultimi due anni infatti, la suddetta impresa del lusso Italiano, non ha certo brillato in termini di successo se confrontata ai risultati ottenuti in periodi precedenti.
E in 9 mesi Bizzarri ce l’ha fatta. Il 22 Ottobre, nella celebrazione del 70° anniversario dell’ONU in quel di New York, viene addirittura premiato come filantropo dell’anno per il suo impegno nell’emancipazione ed istruzione delle donne. E’ un’ovazione.
Ma com’è stato possibile questo miracolo italico?
Innanzitutto, tramite un’organizzazione delle risorse umane più verticalizzata. La figura del CEO infatti viene a porsi più come un organo di controllo, piuttosto che una figura avente rapporti diretti con i manager dell’azienda. In una frase, più autonomia e responsabilità delegate ai singoli dirigenti.
Ma l’elemento vincente dell’ennesima vittoria italiana, è da ricercarsi nell‘integrazione di tutte le strutture di vendita in un unico canale operativo.
L’intuito di Bizzarri congiuntamente all’abilità di Alessandro Michele, nuovo direttore creativo, hanno analizzato e valutato le esigenze e comportamenti del cliente tipo Gucci.
La scelta della “fusione” delle unità di vendita, deriva dal fatto che il consumatore ormai non necessariamente acquista Gucci recandosi nelle boutique della casa; ma compra anche e soprattutto in rete, magari sfogliando la vetrina web in un momento di relax o passeggiando per strada. E la ricetta della “miracolo Bizzarri” si è rivelata vincente, facendo tornare allo splendore la maison che, da sola, permette al gruppo Kering di realizzare gli utili netti maggiori fra tutti quelli ottenuti dai diversi brand collegati: 3,5 miliardi di euro all’anno.
Ma il segreto che si cela dietro questo trionfo, altro non è che <<Avere intorno a sé il meglio fra le persone più talentuose.>>, ha detto Bizzarri lo scorso Settembre ai ragazzi dell’Università Bocconi di Milano.
Ed infatti la direzione del Retail consumer management è stato affidato a Matteo Mascazzini, mentre l’amministrazione del merchandising vede arrivare a sé Jacopo Venturini.
Entrambi sono uomini che hanno fatto la fortuna, negli ultimi tempi, di marchi del calibro di Valentino.
La passione per il proprio lavoro; un team legato da una visione comune; le competenze straordinarie. Niente di nuovo quindi. E’ soltanto la riconferma che il savoir-faire Italiano, quando espresso nel migliore dei modi, crea risultati straordinari che non hanno eguali nel mondo.