Un mercoledì rampante. Questa sarebbe l’esatta definizione per descrivere la prima giornata sui mercati della rossa di Maranello. Al NYSE “Race” ha inizialmente registrato un valore di 60 dollari per azione, salvo planare a fine giornata “solo” a 55 dollari per titolo. La fortissima domanda di azioni, infatti, ha fatto discutere l’executive di Ubs e Merrill Lynch fino alla tarda sera di martedì sul possibile piazzamento del titolo Italico a 53 dollari. Previsioni onniscenti si direbbero quelle delle dei vertici bancari, visto che l’ultimo prezzo registrato per l’italica supera del ben 5,8% il valore del range massimo di 52 dollari previsto inizialmente.
Sono numeri importanti quelli che oggi si sono registrati a Wall Street, che vanno a stimare la capitalizzazione di Ferrari a circa 10 miliardi di dollari.
Ma l’ascesa del Cavallino non sembra sia fine a se stessa; o meglio, pare che quest’imponente operazione rientri soltanto parzialmente nel grande progetto targato Marchionne, volto a reperire per FCA risorse pari a 48 miliardi di dollari. Un piano dove Maranello andrà a contribuire per oltre 4 miliardi.
3,2 sono quelli previsti in entrata con lo scorporo del Blasone Italico da FCA programmato per il 2016; oltre 900 i milioni, invece, derivanti dall’Offerta Pubblica d’Acquisto della rossa italiana.
Riguardo poi a come verranno distribuite le azioni nel prossimo anno poi, tutti i dettagli sembrano già essere stati definiti. L’80% dell’ammontare complessivo dei titoli verrà infatti distribuito nel prossimo anno ai soci della casa, mentre il 10% resterà nelle mani degli eredi del Drake.
Sembra proprio che, dopo il periodo non proprio eccellente avuto nel 2009, Maranello vada a ritrovare il suo degno splendore con questa scommessa lanciata e vinta nei confronti dei mercati; rilanciando il fatturato agli altissimi livelli propri dell’eccellenza che vanta ed offre da sempre in tutto il mondo.