Il merito per lo studio dei meccanismi a controllo dei ritmi cardiaci è dei ricercatori americani Jeffrey Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young, reduci della vittoria del Premio Nobel per la medicina in questo 2017.
I ricercatori in questione si sono occupati dello studio inerente l’Orologio Biologico a partire dagli anni ’80. Le ricerche li hanno così condotti alla scoperta dei cicli interni riferiti alla regolazione del sonno, del metabolismo, del comportamento alimentare, della pressione sanguigna, degli ormoni e della temperatura corporea. La scoperta più evidente è stata quella che accomuna i battiti cardiaci umani a quelli delle piante e degli animali, nella totalità delle diversi specie.
Sulla pagina Twitter “The Nobel Prize” si legge che la vita sulla Terra si è adattata alla rotazione del pianeta. Ormai da diverso tempo siamo a conoscenza che gli esseri viventi, compresa anche la razza umana, hanno sviluppato una sorta di orologio interno che permette loro di armonizzarsi con il ciclo ritmico regolare del giorno e della notte.
Il ricercatore Michael Rosbash era sfuggito al periodo della Germania sotto dominazione nazista nel 1938 decidendo di iscriversi al Caltech per frequentare gli studi matematici, per poi optare per l’indirizzo di biologia alla scoperta del Dna umano. Lui stesso ha rimarcato quegli anni come il ricordo della scoperta del codice genetico umano. Insieme al ricercatore e amico Jeffrey Hall, Michael condivide diverse passioni oltre lo studio della medicina, come il basket, il tabacco e l’alcool, mentre ad oggi il sogno comune dei due ricercatori riguarda la possibilità di riuscire a spiegare scientificamente il bisogno del sonno all’interno dell’organismo umano e in quello del resto degli esseri viventi.
Michael Rosbash afferma che con Hall parlava di genetica e di quello che si ipotizzava sul ritmo circadiano. Tanti dei loro discorsi avvenivano nella doccia dopo le partite di basket. Michael Young ha invece evidenziato di aver ricevuto un libro sull’evoluzione di Darwin all’età di dodici o tredici anni. Li lesse per la prima volta qualcosa che era riferito all’orologio biologico che controlla i movimenti dei fiori e che permette agli uccelli ed agli insetti di muoversi.
Il primo astronomo a scoprire i ritmi cardiaci coinvolti all’interno delle piante fu Jacques d’Ortous de Mairan nel 18esimo secolo, osservando semplicemente la schiusa e l’apertura dei fiori di mimosa durante la notte e durante il giorno. Negli anni ’70 invece le scoperte portarono alla rivelazione del gene “period” nei moscerini, in grado di regolare il ritmo dell’orologio interno, in accumulo durante il periodo notturno per poi degradarsi durante le ore del giorno.
Il Premio Nobel è stato annunciato all’Istituto Karolinska di Stoccolma, ammontante a 9 milioni di corone svedesi, corrispondenti a circa 940 mila euro, da dividere tra i tre vincitori ricercatori, corrispondenti anche al numero massimale imposto dal regolamento del Premio Nobel per la suddivisione della vincita.